Wachau : albicocche ed uva

Uno dei tanti paesini della valle del Wachau
Uno dei tanti paesini della valle del Wachau
Questa mattina facciamo colazione insieme ad un'allegra famigliola italiana, che va a Vienna come noi, ma in più hanno due figli di cui uno di pochi mesi, infatti prendeva ancora il latte materno: da ammirare! Tiziana ha fatto scorpacciata di nutella per cui è parecchio in forma. Inforchiamo le bici e ci buttiamo sulla ciclabile, salutando per l'ultima volta l'abbazia di Melk. Dopo pochi chilometri, dobbiamo attraversare il fiume e per farlo usufruiamo del ponte automobilistico (lunghissimo): a fatica superiamo lo strappo finale in salita, scendendo dai pedali... sotto di noi il Danubio, ora veramente grande e maestoso.
Sull'altra sponda ci attende un lungo percorso in una regione caratteristica del sud dell'Austria: la Wachau. Questa regione è famosa per i suoi frutteti, specialmente di albicocche, ma anche per la miriade di anse, rocche, castelli, borghi medievali, abbazie, vigneti, frutteti e reperti archeologici; per tutto questo è stata dicharata Patrimonio mondiale dall'UNESCO. Cominciamo ad immergerci nei frutteti, un viale completamente pieno di alberi di prugne (!!), Tiziana ne approfitta per fare un assaggino... Passiamo diversi paesini, Grimsing e il castello di Schonbuhel, Aggsbach, Groisbach e arriviamo anche a Willendorf, famoso per il ritrovamento di una piccola statuetta, chiamata poi Venere di Willendorf appunto, simbolo della fertilità riconosciuto in tutto il mondo.
Arriviamo a Splitz, da dove alzando gli occhi si può vedere la collina che incombe sulla città con viti e terrazze a perdita d'occhio, la Tausendeimerberg (monte dai mille tini). Passiamo sotto la ferrovia e percorriamo un altro lungo tratto in mezzo ai vigneti; ora la ciclabile percorre vie secondarie senza traffico, abbastanza rialzati rispetto al fiume, per cui si gode di una bellissima vista su tutta la valle.
Eccoci a Durnstein, forse la località più rinomata e anche più turistica, visto la quantità di comitive... per raggiungere il centro bisogna percorrere una salita mica male, in stile Montevecchia in Brianza, infatti noi scendiamo e spingiamo la bici a piedi!!
Il centro è molto carino, qui troviamo il tempo di acquistare qualche souvenir e di dissetarci con due belle Radler, visto il sole e la sudata precedente. La via centrale di questo paesino è letteralmente invasa dai turisti, si fa quasi fatica a passare in mezzo alla gente. Ad ogni angolo una vineria (Heuriger) che offre assaggi della sua cantina: qui si produce, fra gli altri, il Riesling e il Muller Thurgau. Altra nota degna di sottolineatura, il castello chiamato Kuenringerburg dove, nel XII secolo è stato recluso Riccardo I di Inghilterra ovvero Re Cuor di Leone.

Krems, il traffico e la fuga

La Steinertor, porta di ingresso occidentale a Krems
La Steinertor, porta di ingresso occidentale a Krems
Lasciamo l'affollata Durnstein e il suo castello a cui diamo un'occhiata veloce, per continuare la nostra pedalata nella Wachau: ci aspetta la cittadina di Krems all'orizzonte. Per arrivare al suo centro passiamo per il paese di Stein, molto carino, si presenta con uno scenografico ingresso, la Linzertor, per poi continuare con una bellissima stradina stretta, la Steiner Landstrasse, che si snoda fra due file di case alte e strette, rinascimentali e barocche, con logge e stucchi, il pavimento acciotolato, con stendardi, bandiere e granpavesi ai balconi: peccato per i sampietrini che non sono certo comodi per noi ciclisti!!! Continuiamo la pedalata e senza accorgercene arriviamo a Krems, passando per la cittadina di Und che insieme a Stein hanno creato un simpatico detto, a causa del fatto che Und in tedesco significa e (congiunzione) : Krems Und Stein sind drei Stadte ovvero Krems E Stein sono tre città.
L'ingresso a Krems è altrettanto spettacolare, infatti passiamo sotto la Steinertor, una spettacolare porta a tre torri, simbolo della città. La via centrale è piena di negozi e di ristoranti, di turisti e di caldo. Facciamo fatica a coniugare i vitigni di questa mattina con tutto questo caos. Visitiamo in fretta le principali attrattive, ma ci dirigiamo presto verso "l'uscita"; anche la ciclabile deve passare in mezzo alle vie trafficate per cui un po' di chilometri li passiamo insieme agli automobilisti. Finalmente dopo 4Km e un interminabile giro dell'oca per prendere il ponte e ripassare sulla sponda destra, riusciamo a lasciarci alle spalle il caos di questa città.
Dopo circa 5 chilometri, e lunghi rettilinei con alcuni punti esposti alla vicina autostrada, arriviamo ad un pannello informativo molto curioso: vi è una lista di affittacamere e pensioni con di fianco un bottone; una cornetta sulla destra. Pigiando il bottone relativo, parte una chiamata a cui risponde direttamente l'affittacamere o la gasthaus, una sorta di punto informazioni self-service. Visto che il tempo si sta mettendo male, decidiamo di fermarci qui a Hollemburg, dove troviamo posto nella pensione Frusthuck, nome molto invitante. All'arrivo ci attende il gatto dell'albergo, diciottenne, inquietante nel suo posizionarsi nel mezzo dei lunghi corridoi.
La sera, sotto la pioggia, troviamo un delizioso ristorante in cui facciamo la nostra cena più soddisfacente. Curiosità, mentre ceniamo arriva la famigliola italiana che avevamo salutato stamattina... quanto è piccolo il Danubio!!
Un'abbondante cena
Un'abbondante cena
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Il ponte di Melk, sul maestoso Danubio
Il ponte di Melk, sul maestoso Danubio
La ciclabile lungo i vigneti della Wachau
La ciclabile lungo i vigneti della Wachau
Vista sul Danubio da Durnstein
Vista sul Danubio da Durnstein
La porta di accesso a Durnstein
La porta di accesso a Durnstein
Una Radler in compagnia
Una Radler in compagnia
Steiner Landstrasse a Stein
Steiner Landstrasse a Stein
La Steinertor, porta di ingresso occidentale a Krems
La Steinertor, porta di ingresso occidentale a Krems
La via centrale di Krems
La via centrale di Krems
Il gatto maggiorenne a Hollemburg
Il gatto maggiorenne a Hollemburg
Quasi Shining
Quasi Shining